Lo Spinone Italiano

Lo SPINONE ITALIANO  è un cane imponente nelle forme, robusto e dotato di muscoli d’acciaio, che non teme il freddo, il caldo, le asprezze del monte, le fatiche della palude e nemmeno le spine dei roveti.

Possiede un olfatto straordinario e una rustica pelliccia che lo rendono particolarmente adatto all’attività venatoria in boschi e selve di qualsiasi tipo.

Cura infatti tutta la selvaggina, sia da penna che da pelo non disdegnando gli acquatici.

La sua azione è vigorosa, piena di vita, continua e determinata, svolta in prevalenza al trotto alternato talvolta da fasi di galoppo ad indicare esuberanza e volontà di reperire il selvatico. La ferma è solida, istintiva e statuaria con coda ferma, severo e serio nello sguardo nasconde l’indole buona e ubbidiente.

Il riporto naturale fa di lui un ottimo recuperatore sia dal terreno che dall’acqua più profonda.

Facile da preparare e toelettare si adatta bene anche a vivere in casa nonostante la sua taglia.

Un esemplare adulto ed in salute può raggiungere anche i 70 cm di altezza al garrese – la media va dai 60 ai 68 cm – mentre il peso varia tra i 35 e i 40 kg.

La lunghezza del tronco viene misurata dalla punta della spalla alla punta della tuberosità ischiatica, misura che deve equivalere all’altezza, consentendo al corpo di rientrare nel quadrato.

La testa è ben costruita e proporzionata: la lunghezza della canna nasale deve essere pari alla lunghezza del cranio, mentre gli assi cranio-facciali risultano divergenti. Il salto naso-frontale moderato, con un cranio “a tetto” ed una cresta occipitale ben evidente, mantenendo le facce laterali del muso parallele.

Le orecchie sono attaccate sulla linea dell’occhio, ben aderenti alle guance mamai accartocciate.

Possiede grandi occhi, ben aperti ma senza avere rime palpebrali rilassate: il colore della pupilla segue quello del mantello senza mai essere troppo chiaro; troviamo invece una pupilla marrone scura nei soggetti roani marroni.

Il tartufo è grosso e ben pigmentato con narici ben aperte.

Le labbra disegnano una giusta quadratura del muso senza essere eccessivamente abbondanti, mentre la dentatura, ben sviluppata e completa, si contraddistingue per una chiusura a forbice, ammessa a tenaglia ma mai prognata.

Il collo piuttosto corto ma robusto forma un tronco di cono ben inserito tra le spalle che risultano ben aderenti e con poca inclinazione rispetto all’asse mediano del tronco. L’angolo scapolo omerale è poco chiuso, il petto ampio e profondo. Braccio e avambraccio risultano di uguale lunghezza con metacarpi appena flessi e dita arcuate e ben raccolte. Le sue unghie sono pigmentate ma mai nere, nemmeno nei roani marroni (come del resto i cuscinetti plantari).

Il garrese è ben evidente ma senza esagerare, la linea dorsale risulta robusta e senza cedimenti, mentre la regione lombare rimane corta.

La coda deve essere robusta e mai sottile e nei soggetti tagliati deve comunque coprire gli organi genitali, mentre la linea inferiore risulta rimontante verso l’addome e mai levrettata.

Per quanto riguarda gli arti questi devono essere ben in appiombo: la coscia ben larga e muscolata, il garretto perpendicolare al terreno, metatarso fornito di sperone (anche doppio).

Il pelo ben duro e di tessitura cornea è lungo dai 4 ai 6 cm, ben aderente al corpo senza la presenza di sottopelo, anche su testa e orecchie tanto da formare barba e baffi, quali fungono da buone difese nello svolgimento dell’attività venatoria.

Il colore può variare tra bianco, bianco-arancio, mielato, bianco-marrone, roano marrone; tracce di nero lo trasformano in meticcio.

Questo è il cane che amiamo, il nostro gigante buono, il nostro SPINONE ITALIANO.